La bella ‘abitudine’ dei Foggiani di andare al cinema: “Lo facciamo fin da ragazzini”

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(da FoggiaToday)

Il cinema a Foggia è una questione di abitudine. Nel capoluogo dauno il culto delle prime visioni sul grande schermo è una tradizione ben radicata. Le prime sale risalgono, infatti, agli inizi del Novecento (il ‘Gaitè’ in corso Garibaldi e il Teatro Dauno), mentre è fra gli anni Settanta e Novanta che i Foggiani hanno l’imbarazzo della scelta fra almeno una decina di cinema (alcuni dei quali chiudono proprio sul finire del millennio), senza contare la miriade di quelli parrocchiali.

Oggi, invece, in centro sono rimasti in due: ‘Laltrocinema’ da poco restituito alla città nella veste di piccola multisala e la storica ‘Sala Farina’ con i suoi film d’essai. E dal 2008 l’offerta si è arricchita con la Città del Cinema. Fra i due momenti storici ci sono state chiusure, crisi di settore e una pandemia che ha falciato il numero di presenze, ma non ha intaccato l’amore per la settima arte. Tant’è che si può dire, senza timore di smentita, che il cinema a Foggia è una delle cose belle che funziona.

La passata stagione è andata abbastanza bene – ci dice il direttore della ‘Città del Cinema’ Mimmo Morsuillo – e la gente sta ritornando al cinema, anche se lentamente. È tutta una questione di abitudini: la pandemia ha cambiato anche quelle dei cinefili che hanno scoperto, diciamo così, le piattaforme digitali che ancora tengono botta. Ma i segnali di ripresa ci sono e sono incoraggianti”.

Anche perché il paragone non regge. “Oggi sulle piattaforme si guardano più i film di nicchia o quelli italiani – ci spiega – mentre per i colossal e i cosiddetti blockbuster si va ancora al cinema. E questo ci aiuta a riempire le sale con un pubblico variegato”.

Dai bambini che vanno a vedere i film Disney e Pixar agli adolescenti appassionati del Marvel Cinematic Universe, dagli adulti cresciuti a pane e action-movie alle mamme che accompagnano le figlie a vedere ‘Barbie’, il cinema è trasversale. Come tutte le forme d’arte, del resto. Ma tornare ai livelli prepandemici sarà alquanto difficile. “Paghiamo il prezzo dell’isolamento sociale al quale siamo stati costretti nostro malgrado e che purtroppo fa ancora parte di noi” ci dice Morsuillo che, però, ha avuto l’intuizione di diversificare la destinazione d’uso della multisala che oggi ospita anche concorsi e corsi universitari, oltre ai progetti con le scuole per portare i più giovani al cinema.

Sicuramente un incentivo a frequentare maggiormente le sale sono le pellicole che immortalano le bellezze del territorio. Da alcuni anni, infatti, la Capitanata è la location ambita da importanti produzioni anche internazionali: Abel Ferrara ha scelto Monte Sant’Angelo per il suo ultimo lavoro su Padre Pio, ‘Ti mangio il cuore’ per la regia di Pippo Mezzapesa con protagonista la cantante Elodie è stato girato fra Monti Dauni e Gargano, la nuova commedia con l’attore francese Omar Sy (‘Quasi amici’) ha fatto tappa ad Accadia. E poi ci sono le pellicole campioni di incassi di Pio e Amedeo, le numerose fiction Rai e persino le produzioni Netflix, giusto per citare quanto accaduto negli ultimi mesi. Inoltre in queste settimane sono almeno quattro le produzioni che stanno facendo sopralluoghi in provincia per trovare l’ambientazione giusta.

La Capitanata – ci dice Pierluigi Del Carmine, location manager della Apulia Film Commission – è quella Puglia ancora da scoprire e che per la sua varietà non vincola alla regione, ma si presta alle più disparate ambientazioni. In Capitanata si può ambientare veramente di tutto, non manca nulla: dalla spiaggia alla montagna fino alle isole, passando per i caratteristici borghi e i campi immensi”.

Insomma, tutto porta a Foggia. “Diciamo che il cinema a Foggia può contare su una antica e radicata tradizione: siamo stati abituati bene fina da ragazzini” spiega Del Carmine. E tant’è che la Capitanata può vantare anche un nutrito gruppo di registi, attori e filmaker che si stanno facendo largo pure a livello internazionale.

La nostra – gli fa eco Morsuillo – è una città bella dove le cose possono funzionare e avere successo se le si fa con passione”. E in città, la passione per il cinema di certo non manca.

(foto da Pixabay.com)