È in tournée dal 2007, ma questa volta è diverso. Questa volta ‘Actori Dei’ parla pugliese. Dopo 16 anni di repliche (al netto degli stop più o meno forzati) il musical dedicato alla vita di San Pio scritto da Attilio Fontana, per questa terza messa in scena si è affidato ad una produzione made in Puglia, quella dell’Accademia Musicale Federiciana di Michele Lorusso e Agnese Paola Festa. Nel cast pugliese, anche due sangiovannesi: l’attore e performer Luigi Ciavarella (già presente nella messa in scena del 2018) e la cantante Angelica Di Cosmo.
In scena oltre 40 artisti tra cantanti-attori (tra cui Maurizio Semeraro nel ruolo del Demonio, Luciana Bottalico in quello della madre, Antonio Melissa in quello dell’avvocato, Carlotta Pistillo nel ruolo dell’indemoniata ed Enrica Cassetta in quello di una fedele) e ballerini che raccontano la vita del frate con le stimmate secondo uno schema diviso in tre momenti: la giovinezza (dall’infanzia al miracolo delle stimmate), la maturazione spirituale (la sua vita a San Giovanni Rotondo fino alla morte della madre) e l’ospedale (dalla nascita alla completa realizzazione).
“Abbiamo una squadra straordinaria – ci racconta Fontana al telefono – che vede insieme ad alcune superstar del musical italiano come l’attore Maurizio Semeraro (‘Poveri ma Belli’, ‘I Promessi Sposi’, ‘Aladin’, ‘Billy Elliot il musical’, ndr) e la prima ballerina Anna Gargiulo (‘Rugantino’, ‘All That Jazz’, ‘Dirty Dancing’, ‘Aladin’, ndr), tanti giovani talentuosi scelti nelle audizioni pugliesi che hanno il dna mediterraneo passionale che richiede quest’opera. E poi ci sono Luigi e Angelica, che sono il legame diretto con la storia che racconto”.
Direttore Artistico presso ‘Le Piume del Vento Scuola di Arti Sceniche’ di San Giovanni Rotondo, Luigi Ciavarella (che in ‘Actor Dei’ interpreta il ruolo del capo popolo) non riesce a contenere l’entusiasmo. “E’ sempre un’emozione questo musical – ci svela in un momento di pausa dalle prove – perché ogni volta lo vivo come un’esperienza di vita: ogni volta ci metto il cuore”.
Lo spettacolo è stato ideato da Attilio Fontana, dai più conosciuto come uno dei componenti della boy band de ‘I ragazzi italiani’ e vincitore dell’edizione 2013 di ‘Tale e Quale Show, ma in realtà apprezzato attore teatrale e di fiction, performer di musical di successo (è stato Angelotti nella ‘Tosca’ di Lucio Dalla, ha interpretato Berger nella versione di ‘Hair’ con la direzione musicale di Elisa). Con lui ai testi Mariagrazia Fontana, Francesco Ventura, Antonio Carluccio, Michela Andreozzi e Federico Capranica. Ad arricchire il tutto lo sperimentale lavoro del coreografo Orazio Caiti, gli spettacolari costumi di Maria Grazia Nicotra, la suggestiva scenografia digitale del visual designer Stanislao Cantono di Ceva. Alla direzione musicale Mariagrazia Fontana, mentre Attilio – oltre ad interpretare Padre Pio – cura la regia di questo progetto che gode della supervisione storico-critica di Padre Massimo Montagano e Padre Luciano Lotti, e che è l’unico musical ad essere stato autorizzato dai Frati Minori Cappuccini di San Giovanni Rotondo.
“Abbiamo impiegato circa 6 mesi per farci ricevere da Padre Lotti – ci spiega Attilio Fontana – e convincerlo ad ascoltare le canzoni. Non ci voleva vedere perché diceva che Padre Pio è una cosa seria. Quando però ha sentito i brani si è emozionato e mi ha detto una frase meravigliosa: è la cosa più bella su Padre Pio che abbia mai incontrato e vi aiuterò. E così abbiamo lavorato insieme alla sceneggiatura”.
Ne è nata una storia più umana che sovrannaturale, forte dei racconti delle persone che lo avevano conosciuto e amato, di quelle che avevano diffidato di lui, ma anche di quelle che avevano contribuito alla realizzazione di Casa Sollievo della Sofferenza. “E’ la storia di un uomo che con le sue fragilità si ritrova nell’eterna lotta tra il bene e il male, è la storia di un popolo che prima lo ama, poi lo rinnega e infine lo difende” ci dice Agnese Paola Festa, direttrice dell’Accademia Musicale Federiciana.
“La storia di Padre Pio non è solo religiosa – conclude Attilio – ma è un pezzo di Puglia e della storia dell’Italia, è una scatola che profuma di ulivo, che sa delle nostre radici e che racconta le rughe dei contadini. E’ una storia che ha ancora tanto da dire, ma che rischia di diventare noiosa e polverosa in un’epoca in cui trionfano la velocità e ciò che è più colorato. E allora noi, con il linguaggio del musical, abbiamo cercato di metterla al passo con i tempi e di restituirle il potere di appassionare anche i più giovani”.
La produzione targata Puglia debutterà a Serracapriola venerdì 18 agosto. Le altre tappe in Capitanata saranno il 19 a Zapponeta, il 20 a Volturino e il 21 a Carapelle.