Viola torna dai genitori biologici: è la decisione giusta?

Viola torna a casa. Nella casa dei genitori biologici. Torna dalla mamma che l’ha data alla luce, ma torna da lei dopo 7 anni, gli ultimi quattro dei quali trascorsi senza neanche vederla.

La storia già a suo tempo aveva fatto clamore. Il 26 maggio del 2010, Gabriella Carsano partorisce la piccola Viola (il nome, per ovvie ragioni, è di fantasia). Una gioia immensa per lei e il marito Luigi Deambrosis che per anni avevano cercato di avere un figlio anche tentando (inutilmente) la strada dell’adozione.

Viola arriva nel 2010 grazie alla fecondazione eterologa effettuata all’estero.
La felicità dei due neo-genitori, però, ha vita breve. Viola viene portata via poco dopo la nascita. L’assurdo meccanismo scatta nel momento in cui un vicino denuncia la coppia per aver abbandonato in auto la piccola (il padre, per completezza di cronaca, è stato assolto dall’accusa). Ma dietro c’è altro.

Gabriella ha 50 anni quando diventa mamma, il marito 62. E così loro diventano i ‘genitori-nonni’ di Mirabello Monferrato. Gabriella e Luigi sono troppo vecchi per fare i genitori. Non solo per la gente di paese, per l’opinione pubblica, ma anche per i giudici.

Nel 2013 la Corte d’Appello toglie Viola alla mamma e al papà dichiarandola adottabile, condannandola in realtà a vivere fra comunità e affidi provvisori. Perchè quello di Gabriella e Luigi è stato “il frutto di una applicazione distorta delle enormi possibilità offerte dal progresso in materia genetica”, una scelta dettata dalla “volontà di onnipotenza”, dal “desiderio di soddisfare a tutti i costi i propri bisogni” senza pensare alla “prospettiva del bambino”.

Dal 2015 Viola vive stabilmente presso una famiglia adottiva e dal 2013 non ha più contatti con i genitori biologici. Oggi che Viola ha 7 anni potrebbe ritornare dai genitori naturali. Tra circa un mese si pronuncerà in merito la Corte di Cassazione.
Ma siamo sicuri che sia la decisione più giusta? E’ giusto sottrarre Viola alla sua famiglia adottiva con cui vive da due anni per ricongiungerla con quella ‘biologica’ che probabilmente neanche ricorderà?

È stata cosa giusta togliere ai genitori una figlia perché forse “si ritroverà orfana in giovane età” e “sarà costretta a curare i genitori anziani, che potrebbero avere patologie più o meno invalidanti”?

È stato giusto portare via la figlia ad una donna che probabilmente non sarebbe stata una buona madre perché nei cinque giorni successivi al parto ha preferito tenere la piccola al nido dell’ospedale piuttosto che nella sua stanza?

E’ giusto proibire a due genitori di essere tali solo perché hanno più di 50 anni e forse non avranno la forza e la pazienza di crescere una bambina?

Io non sono un avvocato, ma ho sempre sentito dire che la giustizia non si basa sui ‘forse’, sulla ‘probabilità o sulle ‘eventualità’. Ho sempre sentito dire che la giustizia si fonda sul riconoscimento e il rispetto dei diritti attraverso l’attribuzione di ciò che è dovuto secondo ragione e legge.

E allora Viola aveva il diritto di stare con la sua mamma e il suo papà. Gabriella e Luigi avevano il diritto di essere genitori e amare quella figlia tanto desiderata e finalmente arrivata. Viola ha il diritto di non vedersi portar via per l’ennesima volta i suoi genitori anche se adottivi.
Forse, in questa storia di ‘giusto’ non c’è nulla.